"Pensa da uomo di azione e agisci da uomo di pensiero" (Henri Bergson)

lunedì 29 giugno 2015

QUANDO TUTTI PERDONO

La tragedia greca non poteva che prevedere un referendum popolare;
nella culla della democrazia, il Governo con un colpo di teatro ha proposto il passaggio  di mano al popolo sovrano e il Parlamento ha approvato;
 
La situazione emergente merita alcune riflessioni:
 
1) comunque vada il referendum Tsipras passerà alla storia, ma non governerà ancora per molto;
se vince il sì, avendo caldeggiato l'opzione opposta, si deve dimettere il giorno dopo e la Grecia va ad elezioni anticipate in una situazione di caos finanziario e politico; se vince il no, resta in sella per qualche settimana o mese, finchè il popolo non lo disarciona con un moto di piazza in preda al panico e ai crampi di una crisi furibonda, considerando anche la scelta di chiudere banche e borsa per una settimana (nel tentativo di evitare l'insolvenza delle prime e il tracollo della seconda);
 
2) Tsipras e il suo Governo hanno gestito tutta la trattativa in modo a dir poco spregiudicato e non sono più ritenuti interlocutori affidabili; 
per come è andata verrebbe il dubbio che sin dall'inizio non volesse alcun accordo e abbia tergiversato per mesi per progettare nei minimi termini un piano alternativo di uscita;
non si può credere che non si sia riusciti a chiudere un accordo per i punti che alcuni media evidenziano ovvero pochi decimali di tasse, alcuni tagli alla spesa militare, o una giusta sforbiciata ad alcune categorie di pensioni (che appaiono francamente scandalose);
in realtà non credo che il Governo greco abbia lo spessore politico e tecnico di gestire un default disordinato come quello che si sta prospettando; il tutto richiederebbe l'abilità immediata  di prepararsi all'emissione di una moneta parallela che subirà una svalutazione immediata del 40 - 50% e di avere le risorse per pagare gli stipendi PA e le pensioni  come ha pubblicamente dichiarato nell'ennesimo bluff ( o forse è andato short acquistando cargo di opzioni put sugli indici azionari europei facendo una fortuna !)
 
3) l'FMI ha perso un'altra volta la faccia; la Lagarde è in campagna elettorale e doveva usare il pugno di ferro per cercare di ottenere i voti di molti paesi che non tolleravano altri scialaquii di denaro per un paese ed un Governo recalcitranti e non ammansibili;
l'ha fatto nel modo peggiore, con il bene placido degli USA e con Obama che telefona a Merkel assicurando che continuerà a "monitorare la situazione", ritenendo forse che l'ampiezza dell'Atlantico impedirà a Wall Street di subire l'onda lunga di una crisi europea;
 
4) l'Europa politica, in primis la Germania, hanno comunque fallito dimostrandosi incapaci di tener testa ad un Governo di dilettanti allo sbaraglio;
l'intransigenza tedesca, dovesse vincere il no al referendum, avrà un solo obiettivo: ammazzarne uno per educare tutti;
lo scopo è quello di fornire una punizione esemplare alla Grecia perché nessuno domani , con un debito pubblico ingestibile e in balia della speculazione, abbia solo la minima intenzione di uscirsene (e penso proprio al nostro Paese);
 
5) Draghi, suo malgrado, è chiamato a salvare il salvabile; a fronte delle ELA ha i titoli di garanzia delle banche greche che in gran parte possono essere  carta straccia e tra poche settimane, in caso di default, subirà perdite sostanziose per il mancato rimborso dei prestiti concessi ;
i mercati sono comunque nelle sue mani.
 
 
Tecnicamente il movimento di venerdì è stato l'esatto contrario di quello prospettato poiché  l'indice, anziché stornare, ha addirittura forzato la resistenza per due volte chiudendo vicino ai massimi;
 
ciò invalida il conteggio proposto e nella migliore delle ipotesi, se fosse ancora valido lo scenario rialzista (il che è tutto da verificare),  potrebbe ritenersi terminata una onda 1 diagonal (3 x 5) della cAlt:5 ;
 
MA ATTENZIONE: questo counting è estremamente labile perché se la GRECIA FA DEFAULT, è molto probabile che il top Primary o Ciclico sia già stato raggiunto il 15 APRILE SCORSO !
 




Il portafoglio si prepara a vivere una giornata campale;
 
impossibile una ricopertura, il mercato aprirà con un forte gap negativo , l'unica àncora è che gli stop loss non saltino troppo oltre i triggers incrementando le perdite di questo sciagurato giro.

ElwaveSurfer


2 commenti:

  1. Caro Surfer credo che in Grecia non si possa andare ad elezioni prima che sia trascorso un anno di governo.
    Sul resto non sono molto d'accordo, i guai in Grecia li hanno fatti gli altri, i partiti precedenti che hanno truccato i conti e i burocrati di ogni stato, che pur sapendo hanno avuto il loro comodo nel far entrare la Grecia nell'Euro.
    Di tutti quelli, nessuno é stato punito, anzi quelli hanno già i capitali ben protetti a Londra.
    Tsipras sta facendo il giocatore, ma dall'altro non sta facendo altro che mantenere le promesse elettorali, niente nuove tasse.
    Se vincerà sarà un bene per l'Europa e per la società che ormai é satura di denaro e finanza.
    I mercati hanno già avuto tutto quello che desideravano, un QE mondiale, per ora hanno la pancia piena, non credo ci sarà nessun crack
    Per quanto riguarda i media italiani che stanno creando terrorismo nella popolazione stendo un velo impietoso.
    É solo il mio pensiero e scusate se ho sporcato un po' ;)
    Ciao

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  2. Ciao Buddy, se la pensassimo uguale su tutto non ci sarebbe niente di cui discutere.
    Se ben comprendo il tuo punto di vista, sono tutti colpevoli fuorché Tsipras.
    Lo sono i governi precedenti e l'Europa? Sicuramente, e l'ho già scritto nel blog, ma fin qui nulla di nuovo e non cambia la situazione prospettica.
    Tsipras può piacere per il suo modo "diverso" di presentarsi , è il davide contro golia e si tende a tifare per i più deboli, ma è il classico esempio di chi fa bene l'opposizione (è facile dire che le cose van male) ma poi dimostra poco pragmatismo e molta demagogia quando governa;
    dovrebbe spiegare bene alla sua gente cosa significa fallire e cosa si possono aspettare perché quando sei e sarai in piena crisi l'unica cosa che conta non sono i proclami, è la pancia, è poter trovare da SOPRAVVIVERE giorno per giorno per se e i propri figli.
    Ha ereditato una situazione oggettivamente difficile, ma è li per quello, e non l'ha, a mio avviso, gestita al meglio.
    Pensi che abbia un piano per gestire il default e ricostruire il paese da subito? Io non credo, ma tra un po' potremmo scoprirlo.
    Ora, quanto alle elezioni, tecnicamente, si possono fare in due/tre mesi in ogni paese occidentale (in Grecia è gia successo); d'altronde se il Governo perde il referendum dopo che ha inneggiato al no avrà ancora la legittimazione popolare per governare?
    Infine riguardo al no a nuove tasse, beh , nel mio lavoro mi son trovato spesso con politici che hanno fatto queste affermazioni in campagna elettorale poi quando siedono al comando ed ereditano un disavanzo di bilancio non hanno altra strada se non alzare le entrate (tasse) o tagliare le spese o un mix di entrambi; il resto, fossilizzarsi sulle promesse precedenti o trovare altre alchimie, servono solo a farti strozzare dai creditori dopo qualche mese o anno ed uscirne peggio di prima rimettendoci le penne.
    Qui, se è vero ciò che ho letto, ripeto se, vuol mantenere l'IVA agevolata nelle isole greche?!? o i diritti agevolati per gli armatori ?!?
    Suvvia, è brodo grasso che cola, a meno di non aver fatto accordo con le specifiche lobby (e allora non sei un politico diverso dagli altri).
    Su tre cose son d'accordo ma con implicazioni diverse dalle tue;
    1) che l'Europa così come è non potrà mai funzionare nel lungo termine, ma non sarà Tsipras a cambiarla col suo modo un po' arrogante di comportarsi (non si può star seduti ad un tavolo negoziale e presentare le proposte alla stampa la sera prima , prima che alla controparte, semplicemente non si fa.
    E' come se nella tua attività chiedessi un mutuo e la banca prima di dire a te
    le condizioni affigge i manifesti della tua situazione all'Agenzia delle Entrate!)
    2) che la Troika gioca sporco e la Germania ancora di più, ma d'altronde i governi precedenti hanno chiesto prestiti? Lui quando ha vinto le elezioni forse non sapeva che li doveva restituire?
    3) che Tsipras sta giocando a poker, ma sulla pelle dei greci raccontando la sua parte di balle (come l'Europa racconta le proprie).
    Serve un modo nuovo di far politica per il bene dell'Europa, ma a mio avviso quel modo non è il suo; potrà anche riuscire nel suo intento, ma a quale prezzo per i greci?
    Sul fatto che non ci sarà alcun crack, me lo auguro ma non saprei dirti, eran quasi 15 anni che masticavo di economia e finanza ma non mi sarei mai immaginato ciò che poi successe con Lehman Brothers...
    A presto ;-)
    EWS

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