"Pensa da uomo di azione e agisci da uomo di pensiero" (Henri Bergson)

martedì 30 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 30 aprile 2013

QUADRO TECNICO

La spinta di ieri ha annullato le mie ipotesi.
L'onda a/w sembra ancora in corso e ora lo scenario più plausibile è che si tratti di un [w-x-y-x-z] o, in alternativa, di un Alt:[1-2-3-4-5] ma i dubbi sono notevoli e il conteggio è provvisorio.


PORTAFOGLIO

Immutato

ElwaveSurfer


lunedì 29 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 29 aprile 2013

QUADRO TECNICO

L'ultimo pattern rialzista di grado sub-minuette è di difficile classificazione; potrebbe essere terminata l'onda [y] e quindi la a/w minute con un zig-zag a-b-c e questo sarebbe auspicabile poichè siamo al limite della simmetria; ora un ritracciamento in area 16.300 o anche 16.150 di una massimo due settimane a formare l'onda b/x aiuterebbe il mercato a rifiatare.
Tuttavia non è escluso che l'indice stalli un paio di giorni per rompere subito la resistenza a 16.800 completando la a/w con una impulsiva Alt:[1-2-3-4-5] , ma questa ipotesi è prematura.
Comunque la struttura non è chiara.
 
 

 
 
PORTAFOGLIO

Invariato.

ElwaveSurfer

sabato 27 aprile 2013

BORSE; ancora interessanti Zurigo, Londra e Tokyo.

La situazione tecnica delle Borse mondiali è contrastata.
 
Negli USA i principali indici azionari mostrano dinamiche divergenti; di seguito un aggiornamento dopo l'analisi strutturale condotta nel post del 12 aprile scorso.
 

 
 
Il DJIA non sembra aver raggiunto il Top di Ciclo, nè di grado Primario o Intermedio, ma solo Minore (onda a) ; il grafico daily evidenzia il presumibile avvio di una correzione laterale, onda b tipo flat o three, che dovrebbe durare ancora alcune settimane, con potenziali targets in area 14.400 o 14.000.
 
 



L'SPX invece mostra un pattern più oscuro e di più difficile interpretazione ma che non esclude la possibilità che sia già stato raggiunto il Top di Ciclo con l'avvio di un trend ribassista di lungo termine; questo scenario richiede tuttavia una serie di conferme quali, almeno, la rottura della MM 50 gg. e una discesa al di sotto di 1.530, che non si sono ancora verificate.
 
L'altro scenario ipotizza la prosecuzione dell'uptrend, in convergenza con il DJIA, dopo la fine di questa congestione Alt:(x) .
 

 

Il NASDAQ resta l'indice più debole dei tre americani, anche per il trascinamento negativo determinato da Apple che ha perso il 40% dai massimi; l'ultimo movimento rialzista non ha saputo superare il top precedente, causa la pressione essercitata dalla fascia di resistenza tra 2.860 e 2.880.
Lo scenario principale resta rialzista: potremmo essere in onda 2 di 5 di (c)
 
Comunque vada, le borse USA non sono distanti da un importantissimo Top di Ciclo quindi la prudenza è quanto mai d'obbligo.
 

In Asia da alcuni mesi la borsa trainante è quella giapponese;
 

 

come già evidenziato nel post del 05 aprile, il Tokyo - Nikkei, nel medio-lungo termine, sembra trovarsi all'interno di una onda impulsiva rialzista [C] Primary della B Cycle della [IV] SuperCycle, mentre nel breve-medio termine è evidente l'onda 3 minor della (3) intermedia in completamento, cui farà seguito una correzione in onda 4 , che potrebbe assumere la forma di un sideways (flat/three or triangle), da monitorare con attenzione per poter aprire (o incrementare) long sulla 5 qualora si determini un valido setup rialzista.
 

In Europa , il mercato azionario di riferimento, la borsa tedesca, è in ripiegamento.




l'indice DAX è l'unico indice del vecchio continente ad aver testato i massimi come l'SPX;
 
lo scenario principale di lungo termine è ribassista, poichè sarebbe già stato raggiunto il Top di Ciclo dell'onda D e sarebbe iniziata l'onda E di un grosso triangolo di onda [IV] SuperCycle.
 
lo scenario alternativo sempre di lungo è invece rialzista; l'onda Alt:E è già stata raggiunta ed ora siamo all'inizio nel nuovo bull market di grado SuperCycle, con la fine della prima onda Alt:(1) intermediate, storno in onda Alt:(2) in corso e prossima partenza al rialzo per l'onda Alt:(3) .
Per ora non è visibile un interessante setup di ingresso.
 
L'indice FTSE 100 della borsa di Londra, invece, ha una impostazione simile ma sembra ancora capace di proseguire al rialzo.
 
 
 

Nel medio lungo termine,  lo scenario principale è rialzista in quanto non è stato ancora raggiunto il Top di Ciclo (onda D ); ci troveremmo nell'onda [C] Primary con l'onda (2) Intermediate in corso; per un potenziale long setup , attendere il completamento della b minor e poi della c , meglio se in forma di flat e non sotto 6.200.

 
E' tuttavia la borsa Svizzera quella che presenta la migliore impostazione;
l'indice SMI è in un potente trend rialzista.
 
 
 
L'analisi del grafico weekly porta a ritenere, quale scenario preferito di medio-lungo termine, la formazione di un Running-Triangle di onda [IV] SuperCycle, con onda [C] Primary di D Cycle in corso di completamento.
 
Il grafico daily evidenzia una pausa nell'ambito di un forte uptrend, con l'attesa della chiusura dell'onda 4 minor della (3) intermedia in area 7300 - 7500 e la prosecuzione del trend rialzista.
 
 
Infine uno sguardo al nostro FTSEMIB che non sta andando affatto male (come lo stato negativo dei fondamentali, confermato da Moody's, lascerebbe presumere).
 
Per gli scenari di medio-lungo termine si rinvia all'analisi del 15 aprile.
 
 
 
quanto al breve, il grafico daily mostra un trend rialzista minore in corso, qualificabile come onda x minor di (b)/(x) intermediate, che dopo una pausa di una o due  settimane, potrebbe portare l'indice a testare i massimi di fine gennaio 2013.
 
Sul nostro mercato in particolare serve un supplemento di prudenza considerata la vulnerabilità della situazione politica; tuttavia questo sito effettua l'analisi giornaliera dell'indice anche su grafici intraday per monitorare in senso stretto la situazione.
 
Conclusioni:
 
le borse che, completati i rispettivi patterns correttivi, sembrano ancora offrire margini per il proseguimento dei propri trend rialzisti sono quelle giapponese, svizzera e inglese.
 
Per sfruttare le potenzialità di questi mercati azionari, al bando i fondi comuni classici, costosi nella gestione, lenti nell'azione e generalmente poco trasparenti; meglio ricorrere agli ETF a replica passiva, alcuni dei quali (come il recente Amundi Topix) offrono anche l'interessante opportunità di coprirsi dal rischio cambio.
Infatti uno degli effetti più frustranti per un trader che investe a livello internazionale è riuscire a cogliere un trend su un mercato estero ma non guadagnare perchè, contemporaneamente, si subisce una perdita valutaria sulla posizione.

In un prossimo post ci concentreremo sull'analisi delle borse dei BRIC e degli emergenti, che in prospettiva, saranno quasi sicuramente i mercati di riferimento del prossimo bull market cycle pluriennale.
 
ElwaveSurfer

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I 5 P.S. :
1°) "The trend is your friend until the end".
Seguo un approccio trend-following; apro long generalmente sui breakout di congestioni laterali, occasionalmente sui pullback controllati, mai sui reversal cioè contro-trend (short al contrario);
2°) per un trading profittevole, un ferreo money management e un disciplinato approccio psicologico-comportamentale sono molto più importanti di qualsiasi modello di analisi fondamentale e/o tecnica;
3°) almeno il 50% delle operazioni perdenti (o non vincenti) hanno un colpevole: il trader, che ha commesso un’analisi errata, un ingresso e/o una uscita sbagliati, un colpo di testa per eccesso di ego, un mancato rispetto delle sue regole o degli stops, ecc…; riflettere sempre sui trades fatti , ricordandosi comunque che il mercato, alla fin fine, fa quello che vuole ed ha sempre ragione;
4°) nel trading non esistono nè santoni onniscenti né il sacro graal; nessuna certezza, solo umiltà, duro lavoro, perseveranza, pazienza e disciplina;
5°) pregare (per i credenti) o sperare (per gli atei e gli agnostici) di non incappare nel Black Swan; chi fosse stato long su Wall Street l’11 settembre 2001 non avrebbe comunque avuto scampo …; nel trading, come nella vita, la buona o la cattiva sorte sono determinanti !


venerdì 26 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 26 aprile 2013

QUADRO TECNICO

L'indice prosegue al rialzo , ma proseguono anche i miei dubbi circa la corretta interpretazione dell'onda in corso.
Questa prima onda a/w minute di x minor sta impiegando più tempo del previsto; una accelerazione del movimento sopra di 16.800-16.900 ed oltre lunedì invalida il conteggio.
Scenario preferito = topping ; pur in assenza di una divergenza negativa prezzo/oscillatori, dovremmo essere in prossimità della fine di onda c di [y] di a/w  (altrimenti va rielaborato un nuovo conteggio).
Gli scenari alternativi principali sono due; li illustro nel post di domani.

ElwaveSurfer


 
 
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I 5 P.S. :
1°) "The trend is your friend until the end".
Seguo un approccio trend-following; apro long generalmente sui breakout di congestioni laterali, occasionalmente sui pullback controllati, mai sui reversal cioè contro-trend (short al contrario);
2°) per un trading profittevole, un ferreo money management e un disciplinato approccio psicologico-comportamentale sono molto più importanti di qualsiasi modello di analisi fondamentale e/o tecnica;
3°) almeno il 50% delle operazioni perdenti (o non vincenti) hanno un colpevole: il trader, che ha commesso un’analisi errata, un ingresso e/o una uscita sbagliati, un colpo di testa per eccesso di ego, un mancato rispetto delle sue regole o degli stops, ecc…; riflettere sempre sui trades fatti , ricordandosi comunque che il mercato, alla fin fine, fa quello che vuole ed ha sempre ragione;
4°) nel trading non esistono nè santoni onniscenti né il sacro graal; nessuna certezza, solo umiltà, duro lavoro, perseveranza, pazienza e disciplina;
5°) pregare (per i credenti) o sperare (per gli atei e gli agnostici) di non incappare nel Black Swan; chi fosse stato long su Wall Street l’11 settembre 2001 non avrebbe comunque avuto scampo …; nel trading, come nella vita, la buona o la cattiva sorte sono determinanti !


 
 

giovedì 25 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 25 aprile 2013

Mi spiace ma oggi sono fuori casa e ho avuto problemi di collegamento alla rete col portatile, per questo il post è ritardato rispetto alla apertura.
 
Ieri giornata a tre facce, apertura in salita, storno e risalita finale con chiusura positiva.
 
Mantengo lo scenario preferito anche se l'impulso della c in corso di completamento non mi convince tantissimo; si conta in 5 e non si invalida nessuna delle tre regole di Elliott ma a livello di "right look" ci siamo poco.
 
Se si completa la c e quindi la [y] e la a/w minute, inizia una correzione, vedremo se laterale o verticale in b/x .
 
Sempre in occhio su Wall Street.
 
Buon trading... e prudenza!
 
ElwaveSurfer
 

 
 
 

mercoledì 24 aprile 2013

FTSEMIB e dintorni- Analisi per il 24 aprile 2013

QUADRO TECNICO

Finalmente una giornata degna di essere definita rialzista, con apertura sui minimi e chiusura sui massimi!
Lo scenario rialzista atteso da settimane trova la sua definitiva conferma.

Chi mi segue sa che il mio outlook è rialzista da lunedì 8 aprile (vedere il relativo post) , quando ho qualificato il minimo di venerdì 5 aprile come il bottom di onda w minor di (b)/(x) intermedia e l'inizio dell'onda x bullish.
Malgrado un piccolo tentennamento il giorno dopo, questo è sempre rimasto il mio scenario principale, ed effettivamente il minimo di breve termine è ancora quello di venerdì 5 aprile...

La teoria di Elliott offre un notevole aiuto nel tracciare gli scenari in prospettiva e consiglio, per esperienza personale, di provare ad usarla, non nel trading, ma nel formulare previsioni; richiede molto impegno all'inizio ma può ricompensare gli sforzi fatti.

E sebbene Larry Pesavento abbia coniato il motto "trade what you see, not what you think", che io approvo pienamente, un'operatività basata esclusivamente su ciò che sta facendo il mercato è monca, perchè nel fare trading ci si proietta inevitabilmente al futuro e non avere uno (o meglio più) scenari prospettici finisce per non valorizzare appieno il proprio modello di trading

Tuttavia le previsioni non contano nulla se non ti fanno guadagnare; le mie posizioni long aperte il 09 aprile (vedere il relativo post) sono ancora in essere e, malgrado lo stress dello storno che fortunamente non ha intaccato gli stop loss, qualcosa sta andando per il verso giusto.

Non sono grandi posizioni, in totale il 20% del portafoglio complessivo, ma meglio che niente, considerato che una paio stanno performando dal +15% al +20% dai rispettivi punti d'ingresso; il mercato, in questo contesto fondamentale negativo, va approcciato con prudenza.

Domani o giovedì, a scopo esemplificativo, pubblicherò i grafici dei titoli che ho in portafoglio, con le valutazioni, considerazioni e analisi che mi hanno portato ad aprire long.

Ma bando alle chiacchere e veniamo al sodo.

Il grafico daily vale più di mille spiegazioni; ieri sono state rotte con prepotenza 3 resistenze; la rossa ex down-trendline, la gialla ex neckline, e la MM a 50 giorni.
Mantengo sempre sui grafici le trendline anche quando sono state rotte in una direzione e riperforate in senso contrario; una certa valenza la mantengono anche dopo conferme e negazioni successive.

 
  
 

Scenario principale: prosegue come previsto l'onda c zig-zag di [y] , obiettivo 16.800 - 16.820; se arriva in zona dovrebbe diventare il top di onda a/w minute e iniziare uno storno.

Sono moderatamente ottimista, il sentiment sembra cambiato in meglio con l'elezione del Presidente e la possibilità di formare un Governo rapido, il dubbio più grosso che mi rode è lo stallo di Wall Street.
E in definitiva, anche se nutro diverse perplessità su entrambe le proposte politiche che si sono e si stanno materializzando, il mio compito, in quanto trader, è cercare di realizzare profitti investendo denaro. Punto.

PORTAFOGLIO


Resta quello aperto il 09 aprile: IREN, CATTOLICA, UNIPOL, MILANO ASS, MEDIOLANUM.

Col senno di poi è troppo esposto sull'assicurativo, un bancario non avrebbe guastato, ma tant'è.

Sempre in occhio BANCA PROFILO.

ElwaveSurfer

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I 5 P.S. :
1°) "The trend is your friend until the end".
Seguo un approccio trend-following; apro long generalmente sui breakout di congestioni laterali, occasionalmente sui pullback controllati, mai sui reversal cioè contro-trend (short al contrario);
2°) per un trading profittevole, un ferreo money management e un disciplinato approccio psicologico-comportamentale sono molto più importanti di qualsiasi modello di analisi fondamentale e/o tecnica;
3°) almeno il 50% delle operazioni perdenti (o non vincenti) hanno un colpevole: il trader, che ha commesso un’analisi errata, un ingresso e/o una uscita sbagliati, un colpo di testa per eccesso di ego, un mancato rispetto delle sue regole o degli stops, ecc…; riflettere sempre sui trades fatti , ricordandosi comunque che il mercato, alla fin fine, fa quello che vuole ed ha sempre ragione;
4°) nel trading non esistono nè santoni onniscenti né il sacro graal; nessuna certezza, solo umiltà, duro lavoro, perseveranza, pazienza e disciplina;
5°) pregare (per i credenti) o sperare (per gli atei e gli agnostici) di non incappare nel Black Swan; chi fosse stato long su Wall Street l’11 settembre 2001 non avrebbe comunque avuto scampo …; nel trading, come nella vita, la buona o la cattiva sorte sono determinanti !

 
 

martedì 23 aprile 2013

APPLE: siamo al D-Day... o forse no.

Oggi martedì 23 aprile è un giorno cruciale per Apple, uno di quei quattro giorni in un anno nei quali è pubblicato l’Earning Report trimestrale.
Tutti conoscono Apple, probabilmente è uno dei marchi più conosciuti al mondo indipendentemente dal settore considerato; nei paesi industrializzati è difficile trovare una famiglia che non abbia un iPhone, un iPad o un Mac; possedere uno dei suoi prodotti è quasi diventato uno status symbol.
Il suo fondatore Steve Jobs, passato a miglior vita, è stato uno dei più grandi imprenditori della storia del capitalismo, con una straordinaria capacità di anticipare, e quasi plasmare, le esigenze dei consumatori; il povero Tim Cook, suo successore al timone della società, sul quale si sta abbattendo (come evidenziato da Wall Street Italia) un ciclone di sfiducia per i pessimi risultati del titolo negli ultimi mesi , viene accusato di non possedere la stessa attitudine ma, povero lui, viene paragonato ad un talento probabilmente ineguagliabile; quanti sono oggi i CEO che potrebbero sinceramente ripercorrere le orme di Jobs?
Molti analisti sostengono che, soprattutto negli Stati Uniti, il mercato degli smartphone di alto livello, dove Apple con l’iPhone copre una quota di mercato del 20%,  sia arrivato ad un punto di saturazione; la metà di quelli venduti nell’ultimo trimestre era nella fascia sotto i 150 dollari, e nell’altra metà Apple ha iniziato a subire una concorrenza spietata da Samsung con i suoi Androids.
Nel settore dei PC, il Mac è un’icona ma i suoi prezzi sono per la maggior parte dei consumatori quasi proibitivi mentre nel segmento dei tablet è innegabile che Apple abbia mostrato  negli ultimi tempi un calo del suo potere di innovazione (e quindi di penetrazione) rispetto a quello dei principali competitors.
Sul titolo, da gennaio, si sono susseguite circa una ventina di raccomandazioni di analisti finanziari, tutte di buy – outperform – overweight; le ultime due sono arrivate proprio ieri e individuano un target price tra 550 e 600 $ rispetto agli attuali 390 $; che dire ... UBS a inizio anno sparava targets sul titolo a  650 - 700 $ quando quotava attorno a 500 $, da allora anziché salire secondo le previsioni del 30-40% è sceso di un ulteriore 20% ... alla faccia degli stops ... ma sappiamo comunque che l’analisi fondamentale non guarda molto (a torto) al timing operativo.
Le ultime segnalazioni di acquisto sono fondate su rumors di un imminente contratto di distribuzione dell’iPhone da parte di China Mobile, il provider di servizi wireless n° 1 al mondo per numero di sottoscrittori; se son rose fioriranno o lo sapremo oggi.
Quali sono le aspettative sul titolo?
Su un consensus di 58 analisti intervistati da Thomson Reuters:
- In termini di sentiment, ben 45 sono bullish, ma questo potrebbe essere determinato semplicemente dall’attesa di un rimbalzo a seguito del crollo intervenuto negli ultimi mesi;
- in termini di utili netti per azione trimestrali , la media degli interpellati prevede stime di 10 dollari per azione su marzo, (con un calo del 18% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso) e un ulteriore calo a 9 dollari per azione a giugno; 
- relativamente al fatturato è invece prevista una crescita dell’8% a marzo, mentre su giugno si stima una riduzione del 10%;
- infine per quanto riguarda il margine lordo, le attese sono su un 38% rispetto al 47% di un anno fa.

Il mercato, con i pesanti ribassi di questi mesi ha già scontato queste riduzioni dividendi e utili?
 
Sono in molti a ritenere che se Cook, alla conference call, non annuncia risultati superiori alle attese o qualcosa di straordinario a livello di innovazione e di prodotti, il titolo non potrà invertire con decisione la sua marcia ribassista.


L’analisi fondamentale del titolo, con il metodo C.A.N.S.L.I.M. di William O’Neil, evidenzia un Composite Rating negativo di 57 (minimo 1 massimo 100) determinato come media, da un lato, di eccellenti valori relativi all’EPS rating, quotato a 92 su 100 (sebbene il tasso di crescita degli utili per azioni degli ultimi 3 trimestri sia ad un “modesto” 14% con un earning surprise “scontata”), e all’indicatore SMR delle vendite-profitti-redditività che quota ad A (valore massimo nella scala da A ad E) grazie anche ad un bassissimo livello di indebitamento , dall’altro, di pessimi valori di RS – forza relativa rispetto al mercato (6 su 100 !) e di Istitutional Sponsorship, ovvero interesse degli istituzionali in termini di accumulazione / distribuzione sul titolo (D su una scala da A max a E min).

Con riferimento all’analisi tecnica, integrata con la teoria di Elliott, personalmente sono negativo sul titolo da mesi (rinvio al post dell'11 dicembre 2012 su  http://elliottfibonacci.blogspot.it/ )
 
 



Il grafico settimanale è, sul lungo termine, uno dei più entusiasmanti che si possano incontrare tra i titoli quotati a Wall Street; dal minimo del 2003 al massimo del 2012 il titolo ha realizzato un rialzo dell'11.000 % !
 
La rottura della uptrendline dai minimi , precedentemente anticipata dall'inversione del prezzo rispetto alle medie a 10 e 20 settimane, è comunque un segnale negativo del titolo che dal top del 21 settembre dello scorso anno ha subito un calo di oltre il 40% quando l'indice SPX nello stesso periodo ha subito un rialzo di oltre il 6%.
 
In termini di Elliott Wave Principle, qualificando il bottom del 2003 come onda II di grado Cycle, il bull market attuale è classificato come onda III Cycle , con il vero top individuato ad aprile 2012 etichettato , nello scenario principale, come onda [3] Primary (nello scenario alternativo top Ciclico di onda III quindi più potente) a cui ha fatto seguito un irregular (a)-(b)-(c) di onda [4] in corso di completamento al termine del quale si potrebbe sviluppare un nuovo (e finale) movimento rialzista, l'onda [5] , anche in formato failure considerato il pullback vicino al 50%.
 
Lo scenario alternativo è più negativo; il top di aprile 2012 o settembre 2013 si qualificherebbe come massimo di Ciclo, Alt: III , e il ribasso attuale sarebbe la prima onda ribassista, onda Alt:[A] , di un movimento correttivo composto (almeno) da 3 onde , delle quali la prossima, la Alt: [B] rialzista, e la terza, la Alt:[C] ,  ancora ribassista (non è dato ora sapere se con prezzi  inferiori all'onda Alt:[A] come nei zig-zag o più o meno equilivellati come nei flats).



Il grafico daily evidenzia la struttura dell'ultimo movimento, nello scenario preferito l'onda (c) intermedia di onda [4] Primary, etichettato come un complex w-x-y-x-z .
Il trend ribassista in corso è evidente; i prezzi restano sotto alla down-trendline e alla media a 50 giorni; nelle ultime sedute, poi, la rottura del supporto a 420 $  in corrispondenza del ritracciamento di Fibonacci del 38.2% è avvenuta in accelerazione e con volumi in rialzo, superiori alla propria MM 50 giorni.
Tuttavia si intravede una potenziale divergenza bullish sul MACD che lascia presagire una inversione e l'avvio di un rialzo (o rimbalzo) sul titolo.
 
Un investitore di lungo termine, con uno stop molto largo (10%) potrebbe iniziare ad accumulare, ma personalmente preferisco vedere se il titolo raggiunge il target in area 355-360 $, che rappresenterebbe la naturale conclusione dell'onda ribassista secondo la teoria di Elliott, poichè saremmo in corrispondenza del minimo della precedente onda (4) (classico pullback) e del ritracciamento di Fibonacci del 50% dell'onda [3]  .
 
Quindi tecnicamente non dovremmo  essere lontani da un minimo importante,  ma un tarlo rode i miei pensieri: se l'SPX e il NASDAQ fossero, come sembra, vicini ad una inversione di lungo termine, come può APPLE aver la forza di muoversi in controtendenza rispetto agli indici principali?
 
Chi non riesce a superare o a convivere con questo dubbio, è opportuno che rimanga fuori dal titolo, e probabilmente dal mercato USA.
 
ElwaveSurfer
 

FTSEMIB - Analisi per il 23 aprile 2013


QUADRO TECNICO

Lo scenario preferito, rialzista, ha trovato conferma con il rialzo di ieri;
ora i prezzi sono in corrispondenza di un'importante resistenza e la sua decisa rottura rappresenterebbe la definitiva conferma dello scenario bullish di onda x .
 
Conteggio preferito (bullish); è terminata l'onda a di [y] ; ora pullback in b e poi onda c in cinque al rialzo.
 
Conteggio alternativo (bearish): siamo arrivati al top di onda Alt:[y] quindi di onda a/w minute , perciò si scende.

ElwaveSurfer


lunedì 22 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 22 aprile 2013

QUADRO TECNICO
 
L'analisi intraday di venerdì era errata; vista la spinta rialzista prevale l'ipotesi che il minimo di onda [x] sia intervenuto in chiusura del 17 aprile.
Scenario preferito; si sta sviluppando l'onda a di [y] di a/w di x minor,  quindi si sale fino alla resistenza a 16.050 (una conferma la si avrebbe con la rottura di 15.840); un ostacolo sarà la resistenza dinamica rappresentata dalla MM 50 gg.
Scenario alternativo; l'onda Alt:a/w è già terminata con un zig-zag, oggi continua la correzione in Alt:b/x e poi nuovo rialzo in Alt:c/y a completare [y] .
Comunque se restasse in congestione con un three o un triangolo, sarebbe interessante un long alla rottura della resistenza del sideways pattern.

ElwaveSurfer


 
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I 5 P.S. :
1°) "The trend is your friend until the end".  
Seguo un approccio trend-following; apro long generalmente sui breakout di congestioni laterali, occasionalmente sui pullback controllati, mai sui reversal cioè contro-trend (short al contrario);
2°) per un trading profittevole, un ferreo money management e un disciplinato approccio psicologico-comportamentale sono molto più importanti di qualsiasi modello di analisi fondamentale e/o tecnica;
3°) almeno il 50% delle operazioni perdenti (o non vincenti) hanno un colpevole: il trader, che ha commesso un’analisi errata, un ingresso e/o una uscita sbagliati, un colpo di testa per eccesso di ego, un mancato rispetto delle sue regole o degli stops, ecc…; riflettere sempre sui trades fatti , ricordandosi comunque che il mercato, alla fin fine, fa quello che vuole ed ha sempre ragione;
4°) nel trading non esistono nè santoni onniscenti né il sacro graal; nessuna certezza, solo umiltà, duro lavoro, perseveranza, pazienza e disciplina;
5°) pregare (per i credenti) o sperare (per gli atei e gli agnostici) di non incappare nel Black Swan; chi fosse stato long su Wall Street l’11 settembre 2001 non avrebbe comunque avuto scampo …; nel trading, come nella vita, la buona o la cattiva sorte sono determinanti !
 

sabato 20 aprile 2013

HANNO COMPRATO TEMPO PER FERMARE IL TEMPO

Hanno comprato tempo con un rispettabile signore di 88 anni che pochi giorni fa sulla Stampa si era dichiarato indisponibile ad un nuovo incarico e aveva chiesto che lo lasciassero andare (giustamente) in pensione.
La rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica si commenta da sola.
Dire che è un colpo di Stato è forse eccessivo, il Parlamento è sovrano, certo le democratiche elezioni di febbraio non sono servite a nulla; la gente ha chiesto cambiamento, un italiano su quattro ha votato un movimento e persone sconosciute, ma il sistema dei partiti sta bloccando tutto, ha fermato l'orologio a due mesi fa.
PD, PDL e Monti hanno dimostrato di non saper eleggere un Presidente, ora dovranno dimostrare di saper governare insieme, cosa peraltro già accaduta fino a pochi mesi fa, con scarso successo.
Grillo aveva proposto un candidato, Rodotà, rispettabilissimo, ma che il PD non poteva votare malgrado fosse stato il suo Presidente. Anche questo è sconcertante.
Ora non possono andare alle elezioni, non subito; il PD è dilaniato e la base è in fermento, il PDL teme Renzi, Monti non farebbe la differenza e tutti sono d'accordo nell'impedire al Movimento 5 Stelle di aumentare il proprio consenso.
Non si sono aperte praterie di governo, ma si aprirebbero praterie a sinistra in caso di elezioni, e se andasse male qualcosa, anche a destra.
Cercheranno di congelare tutto ma devono fare bene i conti; la gente è arrabbiata ed esausta e difficilmente accetterà ancora supinamente nuove tasse o tagli alla spesa sociale.
Alla fine è stata scelta una soluzione tragicomica che ha comportato una incredibile mancanza di rispetto verso un uomo che si meritava l'agognato riposo e una altrettanto incredibile dimostrazione di incapacità di governare.
A lunedì la reazione dei mercati.

ElwaveSurfer


ORO - Pullback o scoppio della bolla?

Nell'ultima settimana l'oro ha subito un vero crollo dei prezzi del 13%; il sell-off sarebbe stato alimentato dalla vendite delle riserve di oro della Banca centrale di Cipro per azionare il piano di salvataggio concordato con la troika.
E' finito il bull market Cycle o è solo un pesante pullback?

In termini di contesto generale, era già dallo scorso autunno che il prezzo dell'oro risultava sotto pressione anche per effetto della liquidazione delle posizioni lunghe di molti investitori istituzionali che attratti dalla sovraperformance dei mercati azionari USA, preferivano investire in azioni del Nyse e del Nasdaq anzichè detenere contratti sull'oro o oro fisico.

Nella settimana precedente il crollo di venerdì scorso, quattro banche di primaria grandezza come Societè Generale, UBS, Deutsche Bank e Goldman Sachs avevano emesso reports nei quali individuano una previsione di riduzione dei prezzi dell'oro;
in particolare Goldman Sachs in un report diramato il 9 aprile prevede che nella seconda metà dell'anno ci sarà un'accelerazione della crescita economica negli Stati Uniti che terrà i tassi reali al livello attuale, conseguentemente stima un calo del prezzo dell'oro a 1.450 dollari l'oncia a fine 2013 e a 1.270 dollari l'oncia entro fine 2014.
In soli tre giorni, tra venerdì 12 e martedì 16 aprile, il mercato è sceso fino a 1.322 $/oncia proiettandosi ben al di sotto del target di fine anno individuato da GS; quindi bisogna essere pronti già all'acquisto?
I reports di analisi fondamentale vanno sempre valutati con l'occhio di un investitore di medio e lungo termine; gli istituzionali (esclusi hedge funds e simili) non fanno trading e costruiscono posizioni che mantengono nel tempo, per loro il timing è relativamente poco importante, mentre per un privato e piccolo investitore la faccenda è un po' piu' complessa; chiunque abbia fatto trading conosce la sofferenza di detenere posizioni contro-mercato, il lento e inesorabile declino del valore del proprio investimento, con un'unica dolorosa ma necessaria azione da compiere; tagliare la perdita.
Il timing quindi è importantissimo.

Con riferimento ai principali fattori di analisi fondamentale che influenzano l'andamento dei prezzi dell'oro cerchiamo di capire qual'è la posizione dei Tori e degli Orsi e quindi le potenziali prospettive sull'andamento dei prezzi.

1°) disoccupazione e inflazione USA e politica monetaria della FED.
 
Gli acquirenti di oro ritengono che, malgrado i miglioramenti della situazione occupazionale, il tasso di disoccupazione sia ancora lontano rispetto al valore-obiettivo del 6.5% che guida la politica monetaria ultraespansiva della FED e che questa non terminerà a breve il suo programma di allentamento; nel lungo con tutta la moneta messa in circolazione (4.000 miliardi di Dollari) l'inflazione inizierà a salire, cosicchè l'oro diventerà un asset rifugio.
I venditori di oro, al contrario, notano che in seno alla FED cresce un certo malcontento verso l'attuale programma di QE con acquisti di titoli e ritiene che entro l'anno questo sarà fortemente ridimensionato o terminerà raffreddando potenziali spinte inflazionistiche (peraltro molto sopite).

2°)  la crisi dei debiti sovrani nell'Eurozona.
 
I tori sull'oro pensano che la crisi non sia ancora terminata, che dopo Cipro toccherà alla Slovenia e poi forse magari all'Italia, che non riesce nemmeno ad eleggere un Presidente della Repubblica e dopo più di 50 giorni dalle elezioni non ha ancora un governo che possa garantire la continuazione delle riforme strutturali necessarie a ridurre il debito pubblico;
inoltre i rialzisti notano che in Germania cresce l'onda degli euroscettici , in particolare di coloro che non vogliono che i soldi dei contribuenti tedeschi siano destinati ai paesi in difficoltà.
Gli orsi non intravedono invece particolari rischi di rottura dell'Euro perchè ritengono che la BCE garantirà tutto il supporto illimitato che ha promesso e la Germania resterà ampiamente filoeuropeista non potendosi permettere una doppia moneta europea con un nuovo marco molto forte che inchioderebbe le sue esportazioni, unico vero motore della sua crescita economica.

3°) il sostegno alla crescita e contrasto all'austerità.

In Europa si sta rianimando il dibattito sullo smobilizzo delle riserve auree per favorire la crescita e contrastare le misure di austerità, e ciò potrebbe avvenire non necessariamente con la vendita delle riserve nei forzieri delle banche centrali ma anche utilizzando lo stock aureo per l'emissione di eurobond garantiti in oro.
Le banche centrali europee sono abituate ad usare oro; dal 1999 al 2004 la Banca D'Inghilterra ha venduto 345 tonnellate di oro (non facendo, col senno di poi, un grande affare visto il rialzo dei prezzi dai 250/300 $/oncia anche solo ai 1.350 $/o attuali, per non parlare del top a 1.900 $/o...)
L'Italia è il terzo paese mondiale per riserve in oro (dopo Usa e Germania, il quarto considerando "l'entità FMI") e un suo utilizzo dinamico potrebbe essere una soluzione per contrastare le pesante crisi economica che ci affligge.
Gli orsi ritengono che nuove crisi dell'euro e del debito indurranno le banche centrali (basta quella italiana) a vendere oro pur di non utilizzare ancora la leva fiscale e tagliare la spesa pubblica (toccando magari stipendi pubblici e pensioni); i rialzisti pensano che ciò non possa avvenire.

4°) la guerra valutaria acuita dal Giappone con la svalutazione dello Yen sul Dollaro (-25% in sei mesi), che mette in crisi anche la Cina e la Corea, le quali vedono aumentare la competizione delle esportazioni di prodotti giapponesi riducendo la forza dei propri e potrebbero essere indotte a simulare azioni di politica monetaria espansiva che sosterrebbe l'oro.
Persino in Giappone vendono oro malgrado il forte programma di espansione monetaria messo in atto dalla propria Banca centrale.

5°) la domanda e l'offerta di oro fisico;
 
la domanda è rappresentata da:
> gioellerie (68% del totale), proveniente in particolare dall'India e dalla Cina;
> semilavorati industriali (14% del totale), impiegati nei settori chimico, elettrico e delle nanotecnologie;
> lingotti e monete d'oro.
 
l'offerta proviene per il 60% dalla produzione nelle miniere (Sud Africa, USA, Australia, America Latina); recentemente un grosso produttore come Barrick Gold (Nyse:ABX) ha ridotto le sue stime in alcune delle sue miniere più promettenti .
 
I tori confidano in una aumento della domanda di oro fisico in particolare dei paesi emergenti  per questioni di status symbol e legate all'accumulo di riserve delle banche centrali, come quella cinese particolarmente attiva per raffreddare il mercato immobiliare e ridurre l'esposizione in T-Bond.

6°) le tensioni geopolitiche internazionali , come quelle che si possono generare nei paesi produttori di petrolio nel Medio - Oriente o in paesi ribelli come la Corea del Nord sostengono il prezzo dell'oro come bene rifugio;

7°) la bolla dei mercati obbligazionari ;
i prezzi del T-Bond e del Bund sono arrivati a livelli anche solo inimmaginabili alcuni anni fa; finchè verranno considerati una sicurezza, gli orsi dell'oro avranno il sopravvento; quando la minaccia di scoppio della bolla si farà via via più concreta i tori inizieranno ad accumulare risorse in oro come bene fisico di rifugio e i prezzi del metallo inevitabilmente saliranno.
 
 
Dal punto di vista dell' analisi tecnica tradizionale, integrata con la teoria di Elliott , l'oro risulta in un trend rialzista di lungo termine iniziato alla fine del 1999.
 
 
 

Guardando il grafico mensile, nel 1980 l'oro termina la precedente fase rialzista, iniziata nel 1971, con un massimo a 873 $/o, qualificato con l'Elliott Wave Principle, come scenario principale, top di onda [III] SuperCycle (come scenario Alternativo: Alt: [I])
Dal 1980 al 1999 si sviluppa un SuperCycle Bear Market correttivo, l' onda [IV] (o Alt: [II] ) strutturato come A-B-C nel quale l'onda B assume la forma di un triangolo, [A]-[B]-[C]-[D]-[E] , onda correttiva che termina con un minimo a 251 $/o.
Nel 1999, più o meno in prossimità del massimo delle Borse, inizia un nuovo SuperCiclo Rialzista, l'onda [V] (o Alt: [III] ), che ad avviso dello scrivente, secondo lo scenario principale, è ancora in corso.

 

L'analisi del grafico settimanale, invece, evidenzia più nel dettaglio la struttura di questa onda SuperCycle, che secondo il conteggio preferito si sta sviluppando come una estensione in onda I Cycle, con top a marzo 2008 a 1.024 $/o , in prossimità dell'estensione di Fibonacci del 100% rispetto all'onda V della [III] partendo dalla [IV] , veloce correzione in onda II fino ad ottobre 2008 e a 682 $/o, nuovo rialzo di onda III (con [3] estesa), che termina a settembre 2011 a 1.921 $/o vicino ad un cluster di Fibonacci dato da: 200% di onda V della [III] dalla [IV] & 1.618% della I dalla II.
Dall'autunno 2011 si sta presumibilmente sviluppando l'onda IV Cycle e la rottura della parallela alla up-line dei massimi, intervenuta il 02 aprile, potrebbe segnare l'allungo finale dell'onda [C] Primary, con primo obiettivo in area 1.300 $/o (ritracciamento di Fibonacci del 50% dell'onda III), secondo obiettivo in area 1.155 $/o (61.8% di Fibonacci) e finale non oltre 1.033 $/o; uno sfondamento di tale livello invaliderebbe questo scenario principale a favore dell'alternativo, che considera invece il top a 1.921 $/o come la fine del SuperCycle Bull Market di onda Alt: [V o III]
 



Sul breve termine, grafico daily, ho aggiornato il conteggio alla rottura della parallela il 02 aprile scorso; fino a quel momento ritenevo fosse possibile e imminente la fine dell'onda [C] di un triangolo.
E' interessante comunque notare come lo scenario di breve/medio termine fosse già ribassista e, operando in logica trend-following, non si sarebbe dovuto avere in portafoglio una posizione long.
La rottura del forte supporto statico a 1.527 $/o intervenuto una settimana fa, supporto che aveva retto la pressione dei ribassisti per ben tre volte (settembre e dicembre 2011 e maggio 2012), costituisce un segnale importante di conferma del trend primario ribassista in corso.
 
Conclusioni:
 
Chi opera con approccio breakout e pullback deve astenersi dall'aprire qualsiasi posizione al rialzo, solo i più coraggiosi traders che operano in logica reversal possono pensare di aprire long sulla tenuta di 1.300 $/o , assumendosi comunque un rischio di perdita elevatissimo (personalmente non utilizzo Elliott per cercare minimi e massimi su cui aprire nuove posizioni, semmai per chiuderne di già aperte).
"The trend is your friend until the end"; i trend primario e intermedio sono ribassisti, prudentemente si dovrebbe operare aprendo short sui bounces controllati e ben strutturati (onde 2 / 4 / b) oppure sui break-down di congestioni laterali (tipo flat, triangle o three), ma attenzione:
il Bull Market Ciclico non sembra terminato, nel lungo termine è probabile vedere prezzi superiori agli attuali e persino ai massimi storici; quando, lo vedremo vivendo.

ElwaveSurfer

venerdì 19 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 19 aprile 2013

QUADRO TECNICO
 
Altra giornata priva di interesse, esempio di ennesimo di un saliscendi che si consuma, sui grafici intraday, da una settimana, e su quelli giornalieri da un mese e mezzo.
Il lento scivolamento non sembra terminato; attendo la formazione di un nuovo minimo z del complex che chiuderebbe l'onda [x] (ammesso e non concesso che lo scenario preferito, che considera il minimo  del 5 aprile come onda w ,  sia corretto).
Mantenere posizioni in questo mercato è stressante.
E Wall Street è sempre una bomba a orologieria.
 
ElwaveSurfer
 

 

giovedì 18 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 18 aprile 2013

QUADRO TECNICO

La rottura di 15.440 non promette nulla di buono.
A questo punto l'ipotesi di un [a]/[b]/[c] zig-zag 5-3-5 è invalidata.
La prima onda diventa una [w] e dovremmo essere in una [x] con struttura correttiva tipo complex per la quale sono validi molteplici conteggi (e nessuno buono per il trading)
Con Wall Street sotto pressione non possiamo salire e aumenta la probabilità di continuare a scivolare e andare a testare il minimo a 15.062.

Continuo a tenere aperte le posizioni su IREN, CATTOLICA, MILANO ASS, MEDIOLANUM, UNIPOL, ma è una sofferenza (probabilmente inutile) essere long in un mercato che sta scivolando short.

ElwaveSurfer







mercoledì 17 aprile 2013

FTSEMIB - Analisi per il 17 aprile 2013

QUADRO TECNICO

Altra seduta moderatamente in calo ma senza spunti interessanti.
 
Lieve aggiornamento del conteggio; graficamente sembra che l'indice stia disegnando un doppio zig-zag w-x-y , con un primo  a-b-c seguito da un secondo a-b-c ; mancherebbe l'onda c prima di un rialzo (o di un pullback...), sebbene la buona chiusura di Wall Street di ieri sera lascerebbe presagire un'avvio di seduta al rialzo.
La struttura resta comunque contorta e si naviga a vista (nella nebbia).

ElwaveSurfer